Il giro di boa per un’amministrazione comunale è l’occasione per tentare un primo bilancio. Quello dell’amministrazione Messuti, che governa Chiavari da oltre due anni e mezzo, è fatto di tante ombre e poche, pochissime luci.
La città è al palo: la vicenda del depuratore è paradigmatica, con una scelta – imposta senza alcuna condivisione con i cittadini – che si è rivelata sbagliata, oggi bocciata sotto il profilo urbanistico, con l’aggravante di aver paralizzato il futuro della Colmata a mare, l’ultima area strategica disponibile.
Ma sono tanti i fronti aperti rispetto ai quali non sono giunte risposte forti e soddisfacenti: la difficoltà dei residenti a trovare una casa, le scuole abbandonate al loro destino, una viabilità improvvisata che necessiterebbe di un Piano del traffico tarato sui flussi attuali e di un sistema serio e strutturato di parcheggi per i residenti, un’offerta culturale sempre più povera.
In generale, manca un progetto di città, una visione d’insieme e la capacità di osare e di operare scelte coraggiose, anche per restituire a Chiavari quella leadership territoriale che da tempo non esercita più.
Il Partito Democratico crede che serva al più presto una svolta in grado di dare risposte esaustive ai bisogni concreti dei cittadini.
Per questo metterà in campo una serie di iniziative su temi specifici, per stimolare il confronto con la città e presentare le proprie proposte. Chiavari merita di più: è giunto il tempo di mobilitarsi per costruire insieme un nuovo futuro.