I circoli PD di Sestri Levante, Riva Trigoso e Santa Vittoria, consapevoli del momento di grave crisi sanitaria ed economica indotta dalla pandemia Covid, presentano un documento sulla scuola, per dare un contributo costruttivo al Partito Democratico, oggi forza di governo, ma anche per manifestare disappunto per decisioni assunte sul Sistema Formativo.
Abbiamo avuto l’illusione che con il documento presentato dal Segretario Zingaretti ad inizio estate, “Ripartiamo dalla Scuola”, il Partito volesse lanciare una vera e propria trasformazione nei confronti delle politiche per la Scuola, avanzate dai vari governi succedutesi in Italia.
Finalmente la scuola come volano culturale, economico e sociale della nostra società. Punto di partenza per affrontare la crisi pandemica con una visione di sinistra in grado di individuare le priorità di intervento su cui investire: Sanità e Scuola al primo posto, non solo per contrastare la crisi sanitaria, ma per consolidare uno stato sociale all’altezza di un paese realmente democratico, per la crescita culturale e di cittadinanza dei nostri giovani. Una speranza per contrastare la crescente dispersione scolastica, più diffusa nelle fasce socio-economiche più povere. È noto come la modalità di didattica a distanza nelle scuole abbia divaricato le differenze di condizione tra gli studenti. Il contesto familiare, la strumentazione e la connettività hanno aumentano lo svantaggio dei meno fortunati.
Di queste cose si è parlato tanto, ma quello che è mancato è una azione incisiva sugli interventi per combattere le cadute catastrofiche della crisi sulle famiglie.
Come quando viene progettato un nuovo nucleo abitativo, perché le cose funzionino, è necessario prevedere in anticipo i servizi per la loro efficienza. Reti idrauliche, energetiche, fognarie, collegamenti viari, operatori per il funzionamento, così deve avvenire nel Sistema Formativo.
Proprio per questo sarebbe stato necessario per la Scuola prevedere alla sua apertura, diversamente da ciò che è successo nei precedenti anni scolastici, un organico completo, stabile e formato, in grado di gestire classi ridimensionate, dove è contenuto il rischio di contagio. Questo NON È STATO FATTO!
Prevedere una rete di trasporto disegnata sulle reali esigenze dell’utenza scolastica: numero di mezzi adeguati e non contingentamento delle presenze di utilizzo. QUESTO NON È STATO FATTO!
Sistematicità nei controlli e velocità dei risultati di tamponi veloci di tutti gli studenti e per gli operatori della scuola. QUESTO NON È STATO FATTO!
Presenza del medico scolastico davvero operativo e a disposizione non solo sulla carta: QUESTO NON È STATO FATTO!
Questo per quanto riguarda gli interventi più importanti, ma l’elenco potrebbe continuare a lungo, cominciando dal trattamento economico dei docenti.
Siamo consapevoli che per rispondere a queste richieste siano necessarie risorse, tuttavia si è preferito nascondere la testa sotto la sabbia, riproponendo gli errori del passato, anche là dove sarebbe stato possibile affrontare concretamente i problemi, addirittura contenendo o ottimizzando le spese ed utilizzando ogni possibile fonte di finanziamento, MES compreso, se necessario.
Primo tra tutti la cancellazione del concorso straordinario, scelta scellerata, che incontrerà ostacoli a non finire per i ricorsi che lo accompagneranno. Un grave errore ricorrere a test nozionistici, sottovalutando il valore dell’esperienza sul campo. E per di più senza la possibile sessione suppletiva per quanti impossibilitati a partecipare. I docenti che hanno alle spalle anni di insegnamento avrebbero potuto essere assunti direttamente o con una semplice prova orale, dopo un anno di prova e di formazione specializzata sulle DAD, oggi più che mai fondamentale.
Utilizzo dei mezzi privati aggiuntivi per incrementare il pubblico trasporto, importante misura di supporto alle imprese che in questo momento hanno ridotto a zero il proprio lavoro. Investimenti anche sul trasporto ferroviario. Questo perchè è un errore spingere le famiglie, ovviamente chi se lo può permettere, all’utilizzo di mezzi privati. Senza pensare alle specificità di territori come quello ligure e in particolar modo alla realtà del Tigullio le cui scuole hanno un’utenza che proviene da un ampio bacino territoriale spesso penalizzato dalla scarsità di collegamenti.
Siamo consapevoli che le responsabilità delle carenze che abbiamo qui brevemente accennato siano da addebitarsi anche ad altri, molte delle quali provengono dal passato, tuttavia vogliamo far sentire la nostra voce per richiamare l’attenzione al Partito sugli errori e le manchevolezze che oggi si stanno facendo. Siamo consapevoli che non governiamo da soli e che il rischio di collisione sarebbe un boomerang che porterebbe l’Italia al collasso, tuttavia siamo anche convinti che sia necessario puntare il timone nella direzione giusta. Questo sulla scuola NON STA AVVENENDO.
Sestri Levante, 30/10/2020
Circolo PD Sestri Levante
Circolo PD Riva Trigoso
Circolo PD Santa Vittoria