Partito Democratico del Tigullio: il percorso per arrivare al congresso
Le dimissioni del Segretario, aldilà delle motivazioni personali, rappresentano un atto di assunzione di responsabilità collegiale dell’intero gruppo dirigente della Federazione. Oggi è più che mai urgente aprire una nuova fase politica per il nostro Partito per ridefinirne la proposta politica territoriale e la sua rappresentanza sociale.
Il Partito non governa in quasi nessun Comune del Tigullio, fatta eccezione per Santa Margherita Ligure, dove il successo è da attribuire prevalentemente al gran lavoro di presenza, ascolto e proposta concreta sul territorio dell’attuale Sindaco Guglielmo Caversazio e la sua capacità di tenere insieme un gruppo ampio che ha saputo offrire alla città un progetto convincente e innovativo. Il dato delle ultime elezioni regionali ci ha portato a non riconfermare il consigliere regionale uscente che, nonostante l’ottimo risultato personale, non è stato eletto. Va rilanciata l’iniziativa politica, che non può essere delegata ai pochi che ricoprono cariche istituzionali o amministrative.
Servirà riallacciare in maniera più solida e non episodica il rapporto con il territorio, per ascoltare, capire, rispondere, proporre ed essere soggetto politico rappresentativo delle esigenze del territorio e di relazionarci con le forze attive locali, siano esse associazioni di categoria, sociali ed economiche, sia del terzo settore
Queste brevi considerazioni devono farci riflettere, abbiamo il dovere di avviare un percorso di riscatto politico, di reale rinnovamento, che necessita di collaborazione, condivisione, militanza e nuove energie.
Riteniamo che per ricostruire il Partito non basti un semplice rinnovo delle cariche dirigenziali e quello che proprio non dovrebbe accadere è uno scontro interno per la leadership. Oggi abbiamo il dovere di intervenire senza innescare una sfida tra contendenti, ma dobbiamo creare le condizioni affinché il confronto avvenga in un contesto politico di maggiore unità, stabilità e forza.
Riteniamo pertanto necessario costituire un coordinamento politico temporaneo che dovrà rafforzare la struttura e preparare un processo di apertura e rivitalizzazione politica entro l’autunno del 2025; solo allora potremo affrontare il congresso del Partito, dove ciascuno, o ciascun gruppo, potrà avanzare le proprie proposte. Questo ci permetterà non solo di affrontare questa importante scadenza per il rinnovo generazionale degli organismi dirigenti, ma soprattutto che ciò avvenga su proposte politiche per il territorio in maniera da poter affermare una chiara linea politica per il Tigullio che sappia dialogare e dare risposte ai gravi problemi di cui soffre il territorio
Il regolamento del Partito democratico del Tigullio cita queste parole:
“Il PD è un luogo primario di partecipazione alla vita politica del partito e prevede forme organizzative diversificate che, partendo dal radicamento sul territorio, valorizza il ruolo dei forum tematici e dei circoli on-line, al fine di realizzare livelli e luoghi di partecipazione molteplici e di avvicinare alla politica persone che usano strumenti e linguaggi diversi.
La partecipazione attiva alla vita dei circoli deve muoversi nella logica dell’inclusione e del coinvolgimento, puntando a valorizzare il ruolo degli elettori del PD e facilitare la partecipazione di tutti alle assemblee di circolo. Il Partito Democratico vuole essere un luogo aperto e vivo, nel quale tutti possano esprimersi e contribuire all’elaborazione politica e culturale.”
Tuttavia, occorre evidenziare come nel corso degli anni e dei diversi Segretari che si sono succeduti a livello nazionale, l’attenzione per l’attività politica dei circoli, la loro organizzazione e la sopravvivenza economica, non sono mai stati sufficientemente posti al centro dell’agenda politica e programmatica del Partito Democratico. Quando ciò è avvenuto, come nel caso delle modalità di tesseramento, sono andate nel senso opposto rispetto a quanto necessario, ostacolando ancora una volta la vita interna dei circoli. Al di là delle dichiarazioni di intenti dei segretari nazionali, dei paragrafi dedicati nei programmi congressuali, poco si è fatto nella realtà per la rivitalizzazione dei circoli. Ad oggi, non ci sono dati pubblici e consultabili dello stato di salute dei circoli sul territorio, delle sfide che si trovano ad affrontare, del rischio che essi corrono di chiudere definitivamente. La politica nazionale, anche nel Partito Democratico, va nel corso della disintermediazione, dalla presenza pubblica sui social, delle comunicazioni instant, che non favoriscono né confronto pubblico e in presenza, né l’approfondimento tematico. Di questa sofferenza dobbiamo tutti esserne consapevoli e agire a diversi livelli, di circolo, di federazione, e regionale affinché il Partito centrale modifichi il suo atteggiamento e intervenga positivamente ed efficacemente nel senso del rinnovamento e della sopravvivenza economica dei circoli, di quello che ad oggi rimane il patrimonio immateriale più cospicuo di questo partito.
Riteniamo che gli obiettivi e gli strumenti citati nel preambolo al regolamento vadano riavviati attraverso un percorso attuativo concreto.
Tale percorso condiviso ed approvato anche dalla Segreteria Regionale del PD Liguria, sia per l’articolazione scelta per la fase di “gestione della transizione” sia per la collocazione temporale di svolgimento dell’assise congressuale vedrà iIl coordinamento che andremo a costituire operativo fino al termine del Congresso, (fine novembre 2025) momento in cui dovranno essere eletti i nuovi organismi dirigenti della federazione e dovrà operare su tre obiettivi strategici:
- apertura e rinnovamento per favorire il contributo attivo e la collaborazione politica di nuove forze vive e rinnovamento generazionale;
- rilancio dell’iniziativa politica sui temi emergenti del territorio in sinergia con gli eletti nei Consigli comunali e negli altri livelli istituzionali;
- rafforzamento del tesseramento con l’obiettivo di coinvolgere persone che negli ultimi anni si sono avvicinati a progetti civici amministrativi e hanno preso parte alle Primarie.
- Avviamento dell’iter propedeutico allo svolgimento del congresso: all’atto dell’approvazione del documento va contestualmente richiesta la possibilità di svolgimento dell’assise congressuale nell’autunno 2025 in analogia con la Federazione di Entro il 31 luglio 2025 vanno approvati dagli organi competenti il regolamento ed eletta la Commissione Congresso.
Dobbiamo sviluppare un progetto condiviso e partecipato di territorio ed essere concreti e sistematici:
- Pianificare interventi mirati: individuare le cause profonde delle problematiche emergenti per elaborare la nostra proposta e sviluppare politiche efficaci capaci di generare un impatto positivo
- Seguire i problemi, valutare l’impatto delle nostre proposte e rafforzare il ruolo della nostra forza politica come riferimento per i cittadini (soprattutto di coloro che hanno più difficoltà) che spesso si sentono inascoltati ed abbandonati;
- Ricostruire rapporti e scambi con le categorie sindacali, economiche e sociali;
- Costruire un futuro condiviso per favorire la partecipazione;
- Rafforzarci economicamente per sostenere l’onere finanziario delle iniziative
Per far questo è fondamentale rafforzare il rapporto con il territorio, in particolare approfondire le dinamiche socioeconomiche del Tigullio e i problemi emergenti, le sfide e le crisi occupazionali, l’azione e le difficoltà delle realtà associative del terzo settore, le potenzialità e le difficoltà turistiche, le condizioni dello stato sociale e il rispetto dei diritti, i servizi sanitari, scolastici, di trasporto e viabilità, servizi digitali e di nomadismo digitale per favorire il telelavoro, i problemi della casa, le problematiche ambientali con un modello sostenibile di sviluppo, la mancanza di prospettiva formativa e professionale per i giovani e la collaborazione con le università, la mancanza di attenzione alle aree interne e la scarsa valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e delle peculiarità dell’entroterra.
Altrettanto importante mantenere un più strutturale interscambio con gli Amministratori Eletti, Sindaci e Assessori e consiglieri comunali e il rapporto con i circoli del partito che parallelamente devono rivitalizzare la loro azione politica locale in forte collaborazione con le realtà associative territoriali e i comitati locali.
Occorre riflettere su un’organizzazione eccessivamente burocratizzata del Partito che rischia di soffocare la partecipazione e ostacolare il rinnovamento. È perciò indispensabile, scuotere l’attuale contesto, aprendo le porte del partito anche a forze ed energie esterne fresche, che si riconoscono nei valori della sinistra democratica e che mostrano la volontà di partecipare al dibattito e all’azione politica.
È fondamentale che l’apertura del Partito non sia solo un’operazione di facciata, devono essere offerti effettivi strumenti di partecipazione e riconosciuto un reale peso politico delle nuove persone iscritte, simpatizzanti o semplicemente interessate a portare il proprio contributo al Partito.
Ciò richiede un’attenzione particolare alle dinamiche relazionali all’interno del gruppo, al fine di evitare conflitti e diffidenze, ciò che deve prevalere è la capacità di mantenere un costante clima di collaborazione e fiducia reciproca, valorizzando sia le nuove competenze, sia le esperienze politiche maturate.
Il coordinamento dovrà quindi prevedere:
il coordinatore: Maria Vittoria Zonfrillo, garante del processo, della collegialità delle decisioni e facilitatore del dialogo tra organismi;
Il comitato politico: che coinvolga i componenti dell’attuale Segreteria di Federazione, ma sia aperto anche alla partecipazione anche di nuovi iscritti e non iscritti, nel rispetto del pluralismo e delle sensibilità presenti nel Partito. Il comitato si potrà dotare di gruppi di lavoro tematici (ad esempio scuola, terzo settore, attività economiche e sanità)
il coordinamento dei segretari: Moneglia, Casarza Ligure e Val Petronio, Riva Trigoso, Sestri Levante, Santa Vittoria, Lavagna, Cogorno, Chiavari, Fontanabuona, Ne, Rapallo, Santa Margherita Ligure;
il forum degli eletti: iscritti e di riferimento.