Dopo un mese di trattative all’insegna del mantenimento di equilibri politici, di logiche spartitorie e di polemiche incessanti, il presidente Toti ha ufficializzato la Giunta che guiderà la Liguria nei prossimi cinque anni. Un accordo che segna l’arretramento dell’ala “moderata” della coalizione a favore di Lega e Fratelli d’Italia che fanno incetta di incarichi. Alla fine, la logica della “continuità” prevale sul tanto sbandierato “Cambiamo” dello slogan elettorale.
Abbiamo atteso con impazienza il nome dell’Assessore alla Sanità, data la situazione attuale, per apprendere che tale delega rimane al Presidente insieme a quella del Bilancio e della Programmazione. Riteniamo che nella fase di Emergenza in cui viviamo e che si protrae dall’inizio dell’anno, occorra una figura preparata, competente e in grado di dedicare alla Sanità ligure tutto il tempo necessario per gestire l’emergenza da coronavirus e tutti gli altri aspetti della materia. Per questo, il PD Tigullio si unisce alla richiesta formulata dal Gruppo PD e dagli altri gruppi consiliari di opposizione per chiedere la nomina di una figura ad hoc come assessore alla Sanità.
Alla base di questa richiesta vi sono i numeri della gestione emergenza coronavirus in Liguria. Una situazione disastrosa, provata già durante i mesi di lockdown e che si ripete immutata a distanza di sei mesi, rivelando tutta l’inerzia e l’inefficienza nella gestione da parte del Presidente Toti e della compagine politica che lo sostiene.
Infine, il PD Tigullio non può fare a meno di rilevare che nonostante le tante preferenze arrivate dal nostro territorio per candidati della maggioranza e dell’opposizione, la nuova giunta regionale non avrà alcun assessore proveniente dal Tigullio. Non si tratta di una sorpresa, in fondo, ma solo il rinnovo di una constatazione già fatta: per il presidente Toti, il Tigullio è un territorio marginale.
Alessio Chiappe
Segretario PD Tigullio