Continua la campagna “La Liguria è spenta. Riaccendiamola”. Dopo un’analisi specifica sui temi riguardanti la sanità e il trasporto pubblico nella nostra regione, da oggi puntiamo una lente d’ingrandimento sull’ambiente.
Il più grande danno che la Giunta Toti ha causato in questi anni alla Liguria è aver lacerato tutte le fragili reti su cui si dovevano costruire le politiche ambientali della nostra regione: un vero e proprio squarcio nel verde che dobbiamo urgentemente ricucire.
In questi cinque anni l’amministrazione Toti ben poco ha fatto per quanto riguarda il tema della tutela ambientale, se non concentrarsi nella gestione delle emergenze, che purtroppo sono state tante. A partire dal tema dei parchi regionali che in questi anni sono stati tutti commissariati, il centrodestra ha deciso di tagliare ben 1000 ettari di aree protette e bloccare nei fatti la realizzazione del Parco Nazionale di Portofino. Anche il tema del dissesto idrogeologico è centrale: la Liguria è una regione molto fragile e non si può pensare di intervenire solo nelle emergenze, va studiato e attuato un piano per la prevenzione del dissesto, partendo dai piccoli comuni del nostro entroterra. È proprio per la sua fragilità che il territorio ligure ha bisogno di essere curato. Nonostante questo siamo maglia nera tra le regioni italiane per la spesa nel fondo di sviluppo rurale, le imprese devono aspettare oltre due anni per ottenere i fondi europei che la Regione dovrebbe gestire. Ad esempio, delle richieste di contributi per i muretti a secco solamente il 10% hanno ricevuto il finanziamento. Tutelare l’ambiente vuol dire anche investire risorse nella green economy. Economia circolare significa che lavoro e ambiente crescono insieme, con processi di innovazione e riduzione degli sprechi, che non va vista quindi come una limitazione ma un’opportunità di crescita. Bisogna creare un futuro di sostenibilità per il futuro dell’ambiente, non solo per l’interesse della nostra Regione ma per la Terra che ci ospita. Infine, il tema dell’efficientamento energetico: avere case, edifici pubblici, scuole più efficienti vuol dire minori consumi. Investire i fondi europei a favore delle imprese che puntano su energie rinnovabili significa creare lavoro e sostenibilità. Puntare su nuove forme di consumo attraverso le comunità energetiche vuol dire risparmio per la collettività.
Nel futuro la Liguria, per le sue caratteristiche, può e deve diventare la prima Regione italiana per sostenibilità ambientale. Dalla difesa del territorio e dell’ambiente si può creare lavoro, dalla mobilità, dal turismo, dall’agricoltura di qualità si può consentire alla Liguria di crescere in modo equo e sostenibile.
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